-Ma, caro signore, cos’è romantico a questo mondo, se non lo è il Suo libro? Si spinge forse l’odio profondo contro l’”epoca attuale”, la “realtà” e le “idee moderne” oltre ciò che è accaduto nella sua metafisica d’artista? – La quale crede più volentieri al nulla, al diavolo, cha all’oggi”? Non brontola un basso fondamentale d’ira e di piacere d’annientamento sotto tutta la sua contrappuntistica arte delle voci e seduzione delle orecchie, una furente risolutezza contro tutto ciò che è “oggi”, una volontà non troppo distante dal nichilismo pratico e che pare dire «preferisco che nulla sia vero, piuttosto che voi abbiate ragione, che la vostra verità abbia ragione!»? Tenda le orecchie, caro signor pessimista e divinizzatore dell’arte, ad un solo passo scelto dal Suo libro, quello abbastanza eloquente sugli uccisori di draghi, che alle orecchie e al cuore dei giovani può suonare insidioso come un piffero magico: come? Non è questa la vera e propria professione di fede romantica del 18...
FILOSOFIA, MITI, MONDI, LUNE, POESIA, SCIENZE UMANE