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Anassimene: il soffio vitale

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Eugenio Garin: Erasmo da Rotterdam

 

Il tao della decrescita

  Quando abbiamo lanciato lo slogan della decrescita pensavamo di essere originali, benché io abbia sempre fatto riferimento ai due maestri Castoriadis e Illich. Poi, a poco a poco, abbiamo scoperto, o forse riscoperto, che in realtà la modernità aveva nacosto tutto il pernsiero dell'umanità. Il pensiero dell'umanità in diverse culture è incentrato sulla necessità e sul senso del limite, sulla dignità nella frugalità. Penso a Epicuro, che dice che colui che non è soddisfatto del poco non sarà mai soddisfatto di niente. Questo, tra l'altro, è lo stesso pensiero espresso dal taoismo. Dall'epicureismo allo stoicismo, dall'epicureismo alla sapienza africana a quella degli indiani d'America si ritrova sempre l'idea  che la saggezza risiede sempre nella capacità di autolimitarsi. Tutte queste tradizioni sono concordi sul fatto che può raggiungere la felicità - o quantomeno il vivere bene- soltanto chi è capace di dominare i propri desideri, di limitare i propri bi

Il mondo in fiamme

La nostra è un'economia di fantasmi, di voluta cecità.  L'aria è invisibile per antonomasia, e i gas serra che la riscaldano sono i nostri fantasmi più inafferrabili. Il filosofo David Abran ci ricorda che per gran parte della storia umana è stata precisamente questa caratteristica invidiabile a conferire all'aria il suo potere e a imporre il nostro rispetto. L'atmosfera, " chaimata Sila o la mente-soffio del mondo degli inuit, Nilch'i, o Vento sacro, dei navajo, Ruach, o spirito irruente, dagli antichi ebrei", era "la dimensione più misteriosa e sacra della vita". Ma oggigiorno "ci accorgiamo di rado dell'atmosfera che transita tra due persone". Essendoci dimenticati dell'atmsfera, scrive Abram, l'abbiamo resa la nostra fogna, "la perfetta discarica degli indesiderati scarti delle nostre industrie ... Perfino il fumo più opaco e acre che erutta dai camini e dalle marmitte si dissiperà e disperderà, sempre e definitivam

Don Lorenzo Milani

   

Arne Naess: Deep ecology

La prosperità della vita umana e non-umana sulla Terra ha un valore intrinseco. Il valore delle forme di vita non-umana è indipendente dall’utilità del mondo non-umano per scopi umani. La ricchezza e le diversità delle forme di vita sono anch’esse valori in se stessi e contribuiscono alla prosperità della vita umana e non-umana sulla Terra. Gli uomini non hanno il diritto di ridurre tale ricchezza e diversità, tranne che per soddisfare i loro bisogni “vitali”. La prosperità della vita e delle culture umane è compatibile con una sostanziale diminuzione della popolazione umana. La prosperità della vita non-umana richiede tale diminuzione. L’attuale interferenza umana nei confronti del mondo non-umano è eccessiva, e la situazione sta peggiorando rapidamente. Alla luce dei precedenti punti, le politiche devono essere modificate. I cambiamenti nelle politiche influenzano le strutture economiche, tecnologiche e ideologiche di base. La situazione risultante sarà profondamente diff

K. R. Popper: cattiva maestra televisione