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La dissuasione del demone di Socrate

   ... c'è dentro me non so che spirito divino e demoniaco; quello appunto di cui anche Melèto, scherzandoci sopra, scrisse nell'atto di accusa. Ed è come una voce che io ho in me fino da fanciullo; la quale, ogni volta che mi si fa sentire, sempre mi dissuade da qualcosa che io sto per fare, e non mi persuade mai. È questa che mi vieta di occuparmi di cose dello Stato; e mi pare faccia ottimamente a vietarmelo. Voi lo sapete bene, o ateniesi: che se da un pezzo io mi fossi messo a occuparmi degli affari dello Stato, da un pezzo anche sarei morto e non avrei fatto nessuna cosa utile né a voi né a me. E voi non sdegnatevi quando parlo così: è la verità. Non c'è uomo che possa salvarsi quando si opponga sinceramente non dico a voi ma a una qualunque altra moltitudine, e cerchi di impedire che troppe volte nella città si commettano ingiustizie  e si trasgredisca la legge; e anzi è necessario che chi davvero combatte in difesa del giusto, se voglia scampare dalla morte anche pe

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Il tao della decrescita

  Quando abbiamo lanciato lo slogan della decrescita pensavamo di essere originali, benché io abbia sempre fatto riferimento ai due maestri Castoriadis e Illich. Poi, a poco a poco, abbiamo scoperto, o forse riscoperto, che in realtà la modernità aveva nacosto tutto il pernsiero dell'umanità. Il pensiero dell'umanità in diverse culture è incentrato sulla necessità e sul senso del limite, sulla dignità nella frugalità. Penso a Epicuro, che dice che colui che non è soddisfatto del poco non sarà mai soddisfatto di niente. Questo, tra l'altro, è lo stesso pensiero espresso dal taoismo. Dall'epicureismo allo stoicismo, dall'epicureismo alla sapienza africana a quella degli indiani d'America si ritrova sempre l'idea  che la saggezza risiede sempre nella capacità di autolimitarsi. Tutte queste tradizioni sono concordi sul fatto che può raggiungere la felicità - o quantomeno il vivere bene- soltanto chi è capace di dominare i propri desideri, di limitare i propri bi