Durante quella serata lo spirito della signora di Bargeton operò grandi distruzioni in ciò che lei chiamava i pregiudizi di Lucien. A sentirla, gli uomini di talento non avevano né fratelli, né sorelle, né padre, né madre; le grandi opere che erano destinati a edificare li votavano a un apparente egoismo, costringendoli a sacrificare tutto alla loro grandezza. Se la famiglia soffriva in un primo tempo per le divoranti esazioni percepite da un cervello gigantesco, più tardi, partecipando al frutto della vittoria, riceveva centuplicato il prezzo dei sacrifici d’ogni genere richiesti dalle prime battaglie d’una regalità contrastata. Il genio non dipendeva che da se stesso; era l’unico giudice dei propri mezzi, giacché lui solo conosceva il fine: doveva dunque mettersi al di sopra delle leggi, dal moment o che era chiamato a rifarle; e inoltre, chi s’impadronisce del proprio secolo può tutto prendere, tutto rischiare, giacché tutto è suo. Ella citava gli inizi della vita di Bernard de