Passa ai contenuti principali

Post

Visualizzazione dei post da dicembre, 2008

VISUALIZZAZIONI BLOG

ETICA

Ogni privilegio particolare restringe le concezioni di coloro che lo posseggono così come limita lo sviluppo di coloro che ne sono esclusi. Una parte molto considerevole di ciò che è considerato egoismo intrinseco dell’umanità è il prodotto di un’iniqua distribuzione del potere – iniqua perché esclude alcuni dalle condizioni che suscitano e indirizzano le loro capacità, mentre provoca una crescita unilaterale dei privilegiati. Dewey e Tufts, Etica

PLURALITA' DI MONDI

Goodman ha annunciato per la prima volta il suo «irrealismo» in un piccolo libro stimolante e indiscutibilmente precursore provocatoriamente intitolato Ways of Worldmaking . Il titolo rende due delle più importanti tesi del libro: che noi non siamo abitanti di un mondo solo, ma di più mondi simultaneamente; e che questi mondi sono una nostra creazione. L’idea di una pluralità di mondi è legata ad un’idea che esaminerò tra breve, l’idea che non si dia un’unica «versione corretta» del mondo, ma piuttosto un’insieme differenti «versioni corrette». H. Putnam Rinnovare la filosofia

CHE COS'E' METAFISICA

Che cos’è metafisica? Dalla domanda ci si attende un discorso sulla metafisica. Noi vi rinunciamo e discutiamo invece una questione metafisica determinata. In questo modo, a quanto pare, entriamo direttamente all’interno della metafisica e solo così le offriamo la giusta possibilità di presentarsi da sé. Il nostro proposito è quello di cominciare con lo svolgimento di un domandare metafisico, di tentare poi l’elaborazione della domanda e di concludere con una risposta. M. Heidegger Che cosa è metafisica

IL LAMPO

"Mi capitò una volta, a un crocevia, in mezzo alla folla, all'andirivieni. Mi fermai, battei le palpebre: non capivo niente. Niente, niente del tutto: non capivo le ragioni delle cose, degli uomini, era tutto senza senso, assurdo. E mi misi a ridere. Lo strano era per me allora che non me ne fossi mai accorto prima. E avessi fin'allora accettato tutto: semafori, veicoli, manifesti, divise, monumenti, quelle cose così staccate dal senso del mondo, come se ci fosse una necessità, una conseguenza che le legasse l'una all'altra. Allora il riso mi morì in gola, arrossii di vergogna. Gesticolai, per richiamare l'attenzione dei passanti e - Fermatevi un momento! - gridai - c'è qualcosa che non va! Tutto è sbagliato! Facciamo cose assurde! questa non può essere la strada giusta! Dove si va a finire? La gente mi si fermò intorno, mi squadrava, curiosa. Io rimanevo lì in mezzo, gesticolavo, smaniavo di spiegarmi, di farli partecipi del lampo che m'

RINNOVARE LA FILOSOFIA

L’idea che l’apprendimento del linguaggio non sia un veramente un apprendimento, ma piuttosto una maturazione di una capacità innata in un ambiente particolare (un po’ come l’acquisizione del canto di richiamo da parte di una specie di uccelli, che deve ascoltare il richiamo da parte di un adulto della stessa specie per apprenderlo, ma ha anche una propensione innata ad acquisire quello specifico richiamo), conduce, nella sua forma estrema, a essere pessimisti sulla probabilità che l’uso umano del linguaggio naturale possa essere simulato con successo da un computer; e questo è il motivo per cui Chomsky è pessimista sui progetti di elaborazione via computer del linguaggio naturale, sebbene condivida con i ricercatori dell’IA il modello computazionale del cervello, o quanto meno dell’«organo del linguaggio». Si noti che questa concezione pessimistica secondo cui l’induzione non è una capacità singola, ma piuttosto la manifestazione di una natura umana complessa, la cui simulazione al

SI PUO' FARE

MI E' PIACIUTO MOLTO QUESTO FILM MA PURTROPPO NON RISPECCHIA LA REALTA'. FORSE GLI AUTORI NON SI SONO BEN INFORMATI O SI SONO BASATI SULL'APPARENZA, SU QUELLO CHE APPARE ALL'ESTERNO SENZA VERIFICARE, SENZA APPROFONDIRE. OPPURE E' STATA UNA SCELTA BEN PRECISA: QUELLA DI INDICARE UN MODELLO POSSIBILE ... NON LO SO' COMUNQUE E' CARINO!

GRAZIE PER LE 8000 VISITE!

A UN GIOVANE COMUNISTA DI SAN DONATO

San Donato a Calenzano, 1950 Caro Pipetta, ogni volta cha ci incontriamo tu mi dici che se tutti i preti fossero come me, allora … Lo dici perché tra noi due ci siamo sempre intesi anche se te della scomunica te ne freghi e se dei miei fratelli preti ne faresti volentieri polpette. Tu dici che siamo intesi perché t’ho dato ragione mille volte in mille tue ragioni. Ma dimmi Pipetta, m’hai inteso davvero? È un caso, sai, che tu mi trovi a lottare con te contro i signori. San Paolo non faceva così. E quel caso è stato quel 18 Aprile che ha sconfitto insieme ai tuoi torti anche le tue ragioni. È solo perché ho avuto la disgrazia di vincere che … Mi piego, Pipetta, a soffrire con te delle ingiustizie. Ma credi, mi piego con ripugnanza. Lascia che te lo dica a te solo. Che me ne sarebbe importato a me della tua miseria? Se vincevi te, credimi Pipetta, io non sarei più stato dalla tua. Ti manca il pane? Che vuoi che me ne importasse a me, quando avevo la coscienza pulita di non averne p

PRAGMATICA DELLA COMUNICAZIONE UMANA

1) Non si può non comunicare. (Il comportamento non ha un suo opposto. Non esiste un non comportamento.) 2) Ogni comunicazione ha un aspetto di contenuto e un aspetto di relazione di modo che il secondo classifica il primo ed è metacomunicazione. (La capacità di metacomunicare in modo adeguato non solo è la conditio sine qua non della comunicazione efficace ma è anche strettamente collegata con il grosso problema della consapevolezza di sé e degli altri). Paul Watziawick Pragmatica della comunicazione umana