La differenza tra lo spirito di geometria e lo spirito di finezza. Nel primo, i principi sono palpabili, ma lontani dall'uso comune, di guisa che si fatica a volger la testa da quella parte, per mancanza di abitudine; e bisognerebbe avere del tutto lo spirito difettivo, per ragionar male su principi così grossi che è quasi impossibile che sfuggano. Ma nello spirito di finezza, i principii sono nell'uso comune e dinanzi agli occhi di tutti. Non occorre volger la testa né sforzarsi; non c'è bisogno che di aver buona vista, ma che sia davvero buona: perché i principii sono tanto slegati e in si gran numero, che è quasi impossibile che non sfuggano. Ora, l'omissione di un principio trae in errore: dunque, bisogna aver la vista ben lucida per scorgere tutti i principi e inoltre bisogna avere lo spirito sano per non ragionare scorrettamente sui principii che si sono conosciuti. Pascal, Pensieri
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