Il Dio padre del Giappone si chiamava Izanagi, e la Dea madre Izanami. All’epoca in cui la terra non esisteva ancora, la comunità degli Dei li aveva spinti sul ponte formato da un arcobaleno perché creassero il Giappone. Il giovane Izanagi era così bello che Izanami si era fermata sulla sommità dell’arco trasparente e multicolore per dirgli: «Vuoi sposarmi?» Si erano uniti, ma, con loro grande sorpresa, i loro primi figli erano tutte creature mostruose: meduse, polpi e altri esseri viscidi. Era un disastro.
Disperate, le due divinità erano risalite nel mondo celeste, da cui gli Dei le avevano respinte di nuovo sull’arcobaleno, con la preghiera di volersi comportare secondo le leggi della natura. Allora, giunto al centro del ponte, Izanagi si era fermato, chiedendo alla Dea: «Vuoi sposarmi?» E poiché stavolta l’elemento maschile aveva svolto il suo ruolo nei confronti di quello femminile, Izanami aveva dato alla luce i figli più splendidi che si potessero desiderare: le isole del Giappone.
Catherine Clément Il viaggio di Teo
Disperate, le due divinità erano risalite nel mondo celeste, da cui gli Dei le avevano respinte di nuovo sull’arcobaleno, con la preghiera di volersi comportare secondo le leggi della natura. Allora, giunto al centro del ponte, Izanagi si era fermato, chiedendo alla Dea: «Vuoi sposarmi?» E poiché stavolta l’elemento maschile aveva svolto il suo ruolo nei confronti di quello femminile, Izanami aveva dato alla luce i figli più splendidi che si potessero desiderare: le isole del Giappone.
Catherine Clément Il viaggio di Teo
Commenti