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Visualizzazione dei post da agosto, 2014

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VULCI

METAFISICA DI ARISTOTELE

Risulta poi, non che altro, da quelli che hanno prima filosofato, che la sapienza o filosofia non abbia il fare per fine. La maraviglia, infatti, è stata cagione, che gli uomini, e ora e prima, cominciassero a filosofare, rimanendo da principio attoniti delle difficoltà più ovvie, e poi progredendo, così a poco a poco, e suscitando via via dei dubbii sempre maggiori, intorno alle condizioni della luna, per esempio, e a quelle del sole e agli astri e alla generazione del tutto. Ora, chi dubita e ammira, gli par di ignorare. E perciò il filosofo, sotto un aspetto, è filomito (amico dei miti, o racconti favolosi); essendo il mito, un complesso di meraviglie. Di maniera che se filosofarono per fuggire l'ignoranza, è chiaro che ricercarono il conoscere per il conoscere, e non per servirsene a qualche uso. Il successo l'attesta. Quando già c'era poco meno che tutto il necessario, e il richiesto al comodo e al benessere, allora si misero in traccia d'una simile speculazione.

LUNA GIGANTE 10 AGOSTO 2014 SAN LORENZO

SENECA CONTO IL NOZIONISMO

Quanto a quelli che si dedicano agli studi ma solo per ricavarne una vuota e sterile erudizione - ormai pure Roma ne è piena - non c'è dubbio che anche loro, pur non concludendo nulla, si danno tanto da fare. Una volta questa smania di notizie inutili era un vizio tipico dei greci, che si fissavano di voler sapere il numero dei marinai di Ulisse, se fosse stata scritta prima l'Iliade o l'Odissea, se i due poemi appartenessero al medesimo autore, ed altre simili notiziole che se le tieni chiuse dentro di te non giovano a nulla ma se le vai raccontando in giro ti fanno sembrare pedante, non più colto. Ed ora anche i Romani sono stati contagiati da questo stupido vizio del nozionismo. [...] Ammettiamo pure che costoro le dicano in buona fede, facendosene garanti nei loro scritti, ma queste nozioni potranno mai servire a eleminare gli errori degli uomini, a frenarne le passioni, a renderli più forti, più giusti, più generosi? Fabiano, il mio maestro, si domandava se fosse me