Unitamente alla tendenza alla "contestualizzazione" dell'intelligenza si è sviluppata la consapevolezza che parti significative dell'intelligenza sono "distribuite". L'intuizione fondamentale in questo caso è che non tutta l'intelligenza si trova nella nostra testa, ma risiede anche nel contesto generale entro cui viviamo. Molta dell'"intelligenza" utilizzata tutti i giorni risiede nelle risorse umane e materiali con le quali svolgiamo la nostra attività, e dalle quali inevitabilmente dipendiamo per svolgere il nostro lavoro. Generalmente queste risorse sono risorse materiali, manufatti, quali libri, agende, file di computer e cose di questo genere. Non vi è dubbio, infatti, che in un mondo acculturato, in una società definita della conoscenza, molto di ciò da cui dipendiamo si riferisca necessariamente a queste cose. Ma non è tutto, è altrettanto importante considerare come parti della nostra "intelligenza distribuita" anche