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VISUALIZZAZIONI BLOG

CHI ERA GIANGIACOMO CAPROTTI DETTO #SALAI O SALAINO?

Nel 1490, un ragazzo di dieci anni, Gian Giacomo Caprotti, entrò come apprendista nella bottega milanese di Leonardo. Questi lo definì un "bugiardo ostinato e ladro", dandogli l'appellativo di Salai o Salaino (il nome di un demone), eppure tenne questo "demonio" come suo assistente per il resto della vita, elargendogli doni e lasciandogli in eredità parecchi quadri, tra cui la Gioconda. Dopo la morte di Leonardo, Salai si trasferì a Milano, dove nel 1523 si sposò e l'anno seguente morì, forse ucciso dalle truppe francesi di stanza in città. Considerando i difetti del carattere di Salai, deve esserci stato un forte legame perché Leonardo lo tenesse con sé per quasi trent'anni; è stato anche insinuato che fossero amanti ma, in realtà, malgrado una prolungata ricerca, non c'è una prova certa di quale fosse la sessualità di Leonardo; è vero che potrebbe essere stato omosessuale (latente o meno), ma è anche possibile che fosse asessuale; in uno scritto...

FILM: SOLE A CATINELLE

Kandinskij: VERSO L'ALTO

Kandinskij: VERSO L'ALTO Collezione Peggy Guggenheim, Venezia. Anche durante gli anni del Bauhaus (1921-33), quando la natura non figurativa e geometrica dei suoi dipinti era portata agli estremi, Kandinskij lasciava che rimanesse riconoscibile la sorgente narrativa del suo astrattismo. Verso l'alto è un classico esempio di questo tipo. In questo dipinto a olio su cartone le superfici geometriche dai densi colori spenti sono semplici e hanno contorni decisi, ma sono chiaramente basate sul busto umano. Kandinskij fu fortemente influenzato da Paul Klee e in effetti verso l'alto potrebbe essere confusa con un'opera dello stesso Klee. Questi aveva abitato vicino a Kandinskij nel 1908 e ventanni dopo i due si ritrovarono ancora vicini al Bauhaus a Dessau. Kandinskij Galleria d'arte. I maestri della pittura dal Rinascimento ai grandi protagonisti dell'arte moderna. Volume 27.

IL MITO

Il mito è una parola di origine greca che significa racconto o narrazione. I miti erano storie sacre, spesso a carattere fantastico, che narravano vicende impossibili di esseri straordinari, alle quali però gli antichi credevano fermamente. I greci, gli assiri, i babilonesi, gli egizi, i maya, gli aztechi ....- insomma i popoli dell'antichità - inventavano continuamente  miti che avevano per tema la storia del mondo, le origini delle creature, il rapporto tra uomo e divinità, il mistero della vita e della morte. Questi temi da sempre fondamentali per l'uomo, compaiono nelle narrazioni mitiche di tutti i popoli, al di là del tempo e del luogo in cui hanno vissuto. La storia del diluvio universale, per esempio è presente seppure con delle varianti in molte civiltà. Accanto a questi miti fondamentali, comuni a diverse culture, ne esistevano altri che rispondevano ai bisogni particolari della civiltà in cui nascevano. Questi miti raccontavano la storia del popolo e della sua reli...

MUSEO PEGGY GUGGRNHEIM

VENEZIA

MANCA UNA LEGGE CHE PROTEGGA LA PRIVACY DEI BLOGGER!

Manca una legge che tuteli i dati personali di coloro che acquistano un dominio, c’è un vuoto legislativo, bisogna creare un gruppo che si batta per i diritti dei blogger. Ci state? Intanto creo una pagina facebook  a questo scopo aspetto il vostro contributo!!!  https://www.facebook.com/privacyperiblogger

R. Saviano Zero Zero Zero

Il giornalista, il narratore, il regista vorrebbero raccontare come è il mondo, com'è veramente. Dire ai loro lettori, ai loro spettatori: non è come pensavi, ecco com'è. Non è come credevi adesso ti apro io la ferita da cui puoi sbirciare la verità ultima. Ma nessuno ci riesce mai completamente. Il rischio è credere che la realtà, quella vera, quella pulsante, quella determinante, sia completamente nascosta. Se inciampi e ci caschi, inizi a credere che sia tutto cospirazione, riunioni segrete, logge, spie. Che qualsiasi cosa non sia mai accaduta come sembra. Questa è l'idiozia tipica di chi racconta. È l'inizio della miopia di un occhio che si ritiene incontaminato: far quadrare il cerchio del mondo nelle tue interpretazioni. Ma non è così semplice. La complessità sta proprio nel non credere che tutto sia nascosto o deciso in stanze segrete. Il mondo è più interessante di una cospirazione tra servizi di intelligenze e sette. Il potere criminale è una mistura di r...

FOTO DI GRUPPO CON SIGNORA

Ah, cosa non abbiamo fatto, noi – e per noi intendo Heinrich, Margret ed io – perché tra quei due la cosa andasse in porto! Consideri che il tempo era scarso: tra il maggio del '39 e l'aprile del '40 lui sarà stato qui non più di otto volte. Naturalmente Heinrich ed io non ne parlavamo espressamente, ci si intendeva solo a occhiate perché vedevamo benissimo come quei due fossero cotti l'uno dell'altro. Era una dolcezza, sì, lo ripeto, una dolcezza vedere quei due, e forse non c'è poi da compiangerli troppo se non hanno dormito insieme. Io procuravo loro i biglietti per il cinema, per dei film di merda come Camerati sul mare o delle idiozie assolute come Attenzione, il nemico ti ascolta , li ho persino mandati a vedere quel famoso film su Bismark perché pensavo: Cavolo il programma dura tre ore, là dentro si sta al calduccio e al buio come nel ventre materno, e certo si terranno la manina e forse gli viene persino l'idea (risata molto amara! Nota dell...

CONCERTO DI APPINO "FESTA DELLA MUSICA"

I SIMBOLI SESSUALI NEI SOGNI INDIVIDUATI DA FREUD

Benché lo studio dei simboli del sogno non sia affatto completo, siamo in grado di esporre con certezza delle affermazioni generali e delle informazioni particolari sull'argomento. Ci sono simboli che hanno un significato unico quasi universalmente: così l'imperatore o l'imperatrice (il re o la regina), rappresentano i genitori, le stanze rappresentano le donne e le loro entrate e uscite gli orifizi del corpo. La maggior parte dei simboli del sogno serve a rappresentare persone, parti del corpo e attività di interesse erotico; in particolare i genitali sono rappresentati da numerosi simboli spesso sorprendenti, e la più grande varietà di oggetti serve ad indicarli simbolicamente. Armi appuntite, oggetti lunghi e rigidi, come tronchi e bastoni, rappresentano l'organo genitale maschile; mentre armadi, scatole, carrozze e forni rappresentano l'utero. In tali casi il tertium comparationis, l'elemento comune in queste sostituzioni, è immediatamente comprensibil...

FILM: VIAGGIO SOLA

IO SONO UN GATTO

Io sono un gatto Gli esseri umani sono sempre stati stupidi. È questa la ragione per cui solo di recente hanno cominciato a vantare l'utilità dell'esercizio fisico e i benefici del nuoto e a considerarli una grande invenzione. Tutte cose che io sapevo benissimo già prima di nascere. Innanzitutto basta andare al mare per capire per quale motivo fare una nuotata giovi alla salute. In quell'immensità liquida c'è una quantità innumerevole di pesci, ma nulla prova che uno di loro sia mai caduto malato o abbia dovuto consultare il medico. Tutti nuotano beati in piena salute. Nel caso si ammalino, non riescono più a muoversi e di conseguenza vengono a galla, sempre. Per questo si dice che la morte dei pesci è un'ascenzione mentre quella degli uccelli è una caduta; quanto agli uomini se uno di loro passa a miglior vita si dice semplicemente che è crepato. [...] In questo ventesimo secolo chi non allena il fisico si crea una pessima reputazione e passa per un pe...

GIUSEPPE VERDI: LA TRAVIATA

LO SCANDALO DELLE CAMELIE Fiori, infiora, rifiorirà ... C'è tutto un microcosmo di termini floreali che arreda il mondo chiuso della Traviata, forse l'opera più popolare di Verdi, la cui protagonista, non dimentichiamolo, di nome fa Violetta e ha per amica Flora. E poi ci sono le rose, che entrano in scena quando la gracile traviata, ormai morente, sussurra con un filo di voce "Le rose del volto già son pallenti". E le camelie che campeggiano nel titolo di Alexandre Dumas, La Dame aux camélie (dove la protagonista si chiama Margherita), scelto da Verdi insieme al librettista Francesco Maria Piave nel 1853 come soggetto per la sua diciannovesima opera in quattordici anni, un'opera che all'epoca avrebbe scandalizzato le platee, e per questo fu ostacolata in tutti i modi dalla censura. Scandalosa contemporaneetà . Dunque Traviata si ambienta fra odori di mobiluio per bene, fruscii di tessuti ricamati e fiori destinati ad appassire. Un mondo decad...

RAVENNA