Passa ai contenuti principali

VISUALIZZAZIONI BLOG

GIUSEPPE VERDI: LA TRAVIATA

LO SCANDALO DELLE CAMELIE




Fiori, infiora, rifiorirà ...
C'è tutto un microcosmo di termini floreali che arreda il mondo chiuso della Traviata, forse l'opera più popolare di Verdi, la cui protagonista, non dimentichiamolo, di nome fa Violetta e ha per amica Flora. E poi ci sono le rose, che entrano in scena quando la gracile traviata, ormai morente, sussurra con un filo di voce "Le rose del volto già son pallenti". E le camelie che campeggiano nel titolo di Alexandre Dumas, La Dame aux camélie (dove la protagonista si chiama Margherita), scelto da Verdi insieme al librettista Francesco Maria Piave nel 1853 come soggetto per la sua diciannovesima opera in quattordici anni, un'opera che all'epoca avrebbe scandalizzato le platee, e per questo fu ostacolata in tutti i modi dalla censura.
Scandalosa contemporaneetà. Dunque Traviata si ambienta fra odori di mobiluio per bene, fruscii di tessuti ricamati e fiori destinati ad appassire. Un mondo decadente, o crepuscolare, alla Guido Guzzano, ma con mezzo secolo d'anticipo, un mondo ben diverso dalle consuete ambientazioni del melodramma – piazze medioevali, cripte di chiese, palazzi ducali, osterie, caverne, prigioni – e anzi fin troppo vicino alla realtà quotidiana vissuta dal pubblico di metà Ottocento. Non per nulla alla première alla Fenice di Venezia il 6 marzo 1853, per fugare ogni ambiguità e riferimento scandaloso ai costumi dell'epoca, l'azione fu spostata nel 1700 circa.

Giusepe Martini Istituto nazionale studi verdiani

Commenti

Post popolari in questo blog

NIETZSCHE: "ECCE HOMO"

Indipendentemente dal fatto che sono un décadent sono anche il suo contrario. Prova ne è, tra l'altro che contro le condizioni spiacevoli ho sempre scelto, istintivamente, gli strumenti adatti: mentre il decadént in sé sceglie sempre gli strumenti che lo danneggiano. Come summa summarum ero sano; ma nel dettaglio nella peculiarità ero décadent . Quell'energia per conquistare un assoluto isolamento e distacco dalle condizioni abituali, la violenza con la quale mi sono imposto di non lasciarmi più curare, servire, coccolare dai medici – tutto questo tradisce l'assoluta sicurezza dell'istinto per quanto riguarda ciò, di cui allora, avevo soprattutto bisogno. Mi presi in mano, mi guarii io stesso: la condizione per questo – ogni fisiologo lo ammetterà – è che si sia fondamentalmente sani. Un essere fondamentalmente morboso non può guarire,   tanto meno guarirsi; per uno tipicamente sano, al contrario la malattia può essere addirittura un energico sti

Josè Saramago: "L'ira dei miti" da "L'uomo duplicato

La denuncia che abbiamo appena fatto dell’assenza della lacrima nella teoria della medicina umorale non significa che i miti, per natura più sensibili, e dunque più propensi a tale manifestazione liquida dei sentimenti, girino tutto il santo giorno con il fazzoletto in mano soffiandosi il naso e asciugandosi ogni minuto gli occhi pesti per il pianto. Significa, piuttosto, che una persona, uomo o donna che sia, potrà benissimo macerarsi nel proprio intimo per effetto della solitudine, dell’abbandono, della timidezza, di quello che i dizionari descrivono come uno stato affettivo scatenato nei rapporti sociali e con manifestazioni volitive, posturali e neurovegetative e, nonostante ciò, a volte addirittura per via di una semplice parola, per un nonnulla, per un gesto ben intenzionato ma di eccessiva protezione, come quello che è sfuggito poco fa al professore di Matematica, ecco che all’improvviso il pacifico, il docile, il sottomesso scompaiono dalla scena e al loro posto, sconcertante e

I SIMBOLI SESSUALI NEI SOGNI INDIVIDUATI DA FREUD

Benché lo studio dei simboli del sogno non sia affatto completo, siamo in grado di esporre con certezza delle affermazioni generali e delle informazioni particolari sull'argomento. Ci sono simboli che hanno un significato unico quasi universalmente: così l'imperatore o l'imperatrice (il re o la regina), rappresentano i genitori, le stanze rappresentano le donne e le loro entrate e uscite gli orifizi del corpo. La maggior parte dei simboli del sogno serve a rappresentare persone, parti del corpo e attività di interesse erotico; in particolare i genitali sono rappresentati da numerosi simboli spesso sorprendenti, e la più grande varietà di oggetti serve ad indicarli simbolicamente. Armi appuntite, oggetti lunghi e rigidi, come tronchi e bastoni, rappresentano l'organo genitale maschile; mentre armadi, scatole, carrozze e forni rappresentano l'utero. In tali casi il tertium comparationis, l'elemento comune in queste sostituzioni, è immediatamente comprensibil