La nascita del fumetto: dalle origini alle prime forme moderne

The yellow kid

Il fumetto, oggi riconosciuto come una delle più importanti forme d’arte visiva e narrativa, nasce come mezzo di comunicazione popolare nella prima metà dell’Ottocento. Tuttavia, le sue radici affondano molto più indietro nel tempo: già nelle pitture rupestri, nei bassorilievi antichi o nei geroglifici egizi è possibile scorgere un’embrionale sequenza di immagini con intento narrativo. Queste prime forme di “racconto per immagini” anticipano quello che diventerà, secoli dopo, il linguaggio del fumetto moderno.

Rodolphe Töpffer: il primo autore di fumetti

Il vero precursore del fumetto è lo svizzero Rodolphe Töpffer (1799–1846), insegnante e caricaturista, considerato il primo autore a pubblicare albi illustrati con sequenze di vignette accompagnate da testi. Le sue opere, come Histoire de M. Vieux Bois (1827), rappresentano un punto di svolta: per la prima volta, testo e immagine vengono integrati per creare una narrazione continua, con personaggi ricorrenti e una struttura simile a quella delle moderne graphic novel.

The Yellow Kid e la nascita del fumetto moderno

Il fumetto, come fenomeno di massa, si sviluppa negli Stati Uniti alla fine dell’Ottocento. La figura emblematica di questa rivoluzione è The Yellow Kid, creato da Richard Felton Outcault nel 1895. Pubblicato sulle pagine dei quotidiani americani, The Yellow Kid è considerato il primo vero fumetto moderno: introduce l’uso sistematico delle nuvolette per i dialoghi e diventa un successo popolare. Il suo protagonista, un bambino dal camicione giallo, incarnava lo spirito urbano e ironico della società americana dell’epoca.

L’espansione del fumetto nel Novecento

A partire dai primi decenni del Novecento, il fumetto si diffonde rapidamente in tutto il mondo. Negli Stati Uniti, nascono i comic book, albi interamente dedicati alle storie a fumetti. Il genere supereroistico domina il mercato dagli anni Trenta, con l’esordio di personaggi immortali come Superman, Batman e Wonder Woman, diventati simboli della cultura di massa americana.

In Europa, il fumetto assume sfumature più autoriali. Tra i protagonisti del fumetto francese e belga spiccano autori come Hergé, creatore di Tintin, e Moebius, maestro della fantascienza visionaria. In Italia, si affermano artisti di grande rilievo come Hugo Pratt, autore del celebre Corto Maltese, Milo Manara, noto per il suo tratto sensuale, e Guido Crepax, che con Valentina porta il fumetto verso una dimensione erotica e psicologica.

Il fumetto in Giappone: la tradizione del manga

Parallelamente, in Giappone si sviluppa una tradizione autonoma e antichissima: quella del manga. Il termine, che significa “immagini bizzarre” o “immagini burlesche”, compare già nel XVIII secolo, con raccolte illustrate di autori come Hokusai. Tuttavia, il manga moderno nasce nel dopoguerra, influenzato anche dai modelli occidentali, e diventa presto un fenomeno culturale di massa. A differenza dell’Occidente, in Giappone il fumetto non è considerato un genere per bambini, ma un mezzo espressivo universale, che tratta temi complessi e si rivolge a tutte le fasce d’età.

Dalla carta alla cultura globale

Nel corso del Novecento, il fumetto conquista sempre più spazio come linguaggio artistico e mezzo di comunicazione. Dalle pagine dei giornali ai graphic novel d’autore, dalle riviste popolari ai manga giapponesi, il fumetto diventa una forma narrativa autonoma, capace di affrontare temi sociali, politici e psicologici con la stessa profondità della letteratura e del cinema.

Oggi, grazie anche alla fusione con altri media — cinema, animazione, videogiochi — il fumetto continua a rinnovarsi, confermandosi come uno degli strumenti espressivi più versatili e potenti della cultura contemporanea.


Bibliografia

  • Outcault, R. F. (1895). The Yellow Kid. New York Journal.

  • Töpffer, R. (1837). Histoire de M. Vieux Bois. Ginevra.

  • Pratt, H. (1967). Una ballata del mare salato. Milano: Ivaldi Editore.

  • Manara, M. (1983). Il Gioco. Milano: Edizioni Ottaviano.

  • Spiegelman, A. (1980). Maus. New York: Pantheon Books.

  • Dispensa del Master “Arti Terapie e strumenti creativi nel contesto scolastico”, Lezione n.70: Il fumetto in arteterapia, Università Telematica Pegaso, Napoli, 2024.

  • Gravett, P. (2005). Graphic Novels: Stories to Change Your Life. London: Aurum Press.

  • McCloud, S. (1993). Understanding Comics: The Invisible Art. New York: HarperCollins.


The Birth of Comics: From Origins to Modern Forms

Comics, now recognized as one of the most important visual and narrative art forms, emerged as a popular means of communication in the early nineteenth century. However, their origins reach much further back in time: even in cave paintings, ancient reliefs, and Egyptian hieroglyphs, one can find early examples of sequential images with a narrative purpose. These primitive “stories through images” anticipated what would later become the language of modern comics.

Rodolphe Töpffer: The First Comic Book Author

The true pioneer of comics was the Swiss artist Rodolphe Töpffer (1799–1846), a teacher and caricaturist who is considered the first author to publish illustrated books composed of sequential drawings with accompanying text. His works, such as Histoire de M. Vieux Bois (1827), marked a turning point: for the first time, text and image were combined to create a continuous narrative, featuring recurring characters and a structure similar to modern graphic novels.

The Yellow Kid and the Birth of the Modern Comic

Comics became a mass phenomenon in the United States at the end of the nineteenth century. The iconic figure of this revolution was The Yellow Kid, created by Richard Felton Outcault in 1895. Published in American newspapers, The Yellow Kid is considered the first true modern comic strip: it introduced the systematic use of speech balloons and achieved huge popularity. Its protagonist, a boy in a yellow nightshirt, captured the urban, humorous spirit of American society at the time.

The Expansion of Comics in the Twentieth Century

From the early decades of the twentieth century, comics spread rapidly across the globe. In the United States, comic books emerged — publications entirely dedicated to comic stories. The superhero genre dominated the market from the 1930s, introducing timeless icons such as Superman, Batman, and Wonder Woman, who became symbols of American popular culture.

In Europe, comics developed a more artistic and literary approach. Among the great figures of the French and Belgian school were Hergé, creator of Tintin, and Moebius, a master of visionary science fiction. In Italy, major artists such as Hugo Pratt (Corto Maltese), Milo Manara, and Guido Crepax (Valentina) brought comics toward more erotic and psychological dimensions.

Japanese Comics: The Manga Tradition

Meanwhile, Japan developed its own independent and ancient comic tradition: manga. The term, meaning “whimsical” or “humorous images,” appeared as early as the eighteenth century in illustrated collections by artists like Hokusai. Modern manga, however, took shape after World War II, influenced partly by Western styles, and soon became a global cultural phenomenon. Unlike in the West, Japanese comics are not limited to children’s entertainment but are a universal expressive medium dealing with complex themes for audiences of all ages.

From Print to Global Culture

Throughout the twentieth century, comics increasingly established themselves as a distinct artistic and communicative language. From newspaper strips to graphic novels, from popular magazines to manga, the comic form evolved into a powerful narrative medium capable of addressing social, political, and psychological issues with the same depth as literature and cinema.

Today, thanks to their interaction with other media — film, animation, and video games — comics continue to evolve, confirming their role as one of the most versatile and influential expressive tools in contemporary culture.


Bibliography

  • Outcault, R. F. (1895). The Yellow Kid. New York Journal.

  • Töpffer, R. (1837). Histoire de M. Vieux Bois. Geneva.

  • Pratt, H. (1967). Una ballata del mare salato. Milan: Ivaldi Editore.

  • Manara, M. (1983). Il Gioco. Milan: Edizioni Ottaviano.

  • Spiegelman, A. (1980). Maus. New York: Pantheon Books.

  • Course material, Master “Arti Terapie e strumenti creativi nel contesto scolastico”, Lesson no. 70: Il fumetto in arteterapia, Università Telematica Pegaso, Naples, 2024.

  • Gravett, P. (2005). Graphic Novels: Stories to Change Your Life. London: Aurum Press.

  • McCloud, S. (1993). Understanding Comics: The Invisible Art. New York: HarperCollins.


Nota etica (in conformità con la normativa europea sull’uso dell’intelligenza artificiale):
Questo articolo è stato redatto con l’ausilio di ChatGPT (modello GPT-5), ma sotto indicazione, impostazione, correzione e supervisione umana.

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