Il ramo d'oro: la magia e il pensiero primitivo
Il brano che segue è tratto da Il ramo d'oro: Studio sulla magia e la religione, capolavoro di Sir James George Frazer, pubblicato per la prima volta nel 1890. Quest'opera monumentale è considerata uno dei testi fondamentali dell'antropologia e della storia delle religioni. In essa, Frazer esplora le credenze e i rituali delle società primitive e analizza la magia, la religione e la scienza come fasi evolutive del pensiero umano.
L'autore sostiene che la magia è il primo stadio di questa evoluzione, basato su due principi fondamentali che regolano il pensiero primitivo:
La legge di similarità: il simile produce il simile (magia omeopatica o imitativa);
La legge di contatto o contagio: le cose che sono state a contatto continuano a influenzarsi a distanza (magia contagiosa).
Secondo Frazer, il pensiero magico si basa sull'idea che l'uomo possa dominare la natura attraverso riti e incantesimi. Successivamente, l'uomo si accorge dei limiti della magia e passa a un secondo stadio, quello della religione, in cui cerca di ingraziarsi divinità superiori. Infine, l'uomo raggiunge lo stadio della scienza, in cui cerca di comprendere la natura e le sue leggi con un approccio razionale e empirico.
Se analizziamo i principi di pensiero su cui si basa la magia, troveremo probabilmente che essi si risolvono in due: primo che il simile produce il simile, o che l'effetto rassomiglia alla causa; secondo, che le cose che siano state una volta a contatto, continuano ad agire l'una sull'altra, a distanza, dopo che il contatto fisico sia cessato. Il primo principio può chiamarsi legge di similarità, il secondo, legge di contatto o contagio. Del primo di questi principi
1 il mago deduce di poter produrre qualsiasi effetto, semplicemente con limitarlo. Dal secondo, a sua volta, deduce che qualunque cosa egli faccia a un oggetto materiale, influenzerà ugualmente la persona con quell'oggetto è stato una volta in contatto, abbia o no fatto parte del suo corpo. Incantesimi basati sulla legge di similarità si possono chiamare magia omeopatica o imitativa. Incantesimi basati sulla legge di contatto o di contagio si possono chiamare magia contagiosa. Il brano è tratto dal capolavoro di Frazer Il ramo d'oro: Studio sulla magia e la religione del 1890, questa traduzione è stata pubblicata a Torino da Boringhieri nel 1965.
English Translation
If we analyze the principles of thought on which magic is based, we will likely find that they resolve into two: first, that like produces like, or that the effect resembles the cause; second, that things that have once been in contact continue to act on one another at a distance after the physical contact has ceased. The first principle may be called the law of similarity, the second, the law of contact or contagion. From the first of these principles the magician deduces that he can produce any effect simply by imitating it. From the second, in turn, he deduces that whatever he does to a material object will equally influence the person with whom that object has once been in contact, whether or not it has been a part of his body. Spells based on the law of similarity may be called homeopathic or imitative magic. Spells based on the law of contact or contagion may be called contagious magic. The passage is taken from Frazer's masterpiece The Golden Bough: A Study in Magic and Religion from 1890, this translation was published in Turin by Boringhieri in 1965.
Spero che la traduzione sia utile. Se hai bisogno di altro, sono qui.
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