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L'ESSERE E IL NULLA


Da ERMENEUTICA (BY TRUTZY)
L’apparizione non è sostenuta da alcun esistente diverso da essa; ha il suo proprio essere. Il primo essere che si incontra nelle ricerche ontologiche è dunque l’essere dell’apparizione. È anch’esso un’apparizione? Sembra, a prima vista. Fenomeno è ciò che si manifesta, e l’essere si manifesta a tutti in qualche modo, giacché possiamo parlarne e ne abbiamo una certa nozione. Deve quindi esservi un fenomeno dell’essere, un’apparizione dell’essere, descrivibile come tale. L’essere sarà scoperto attraverso qualche via d’accesso immediato, la noia, la nausea ecc., e l’ontologia sarà la descrizione del fenomeno dell’essere quale si manifesta in se stesso , cioè senza intermediari. […] Se l’essere dei fenomeni non si risolve in un fenomeno d’essere e tuttavia non possiamo dire nulla sull’essere senza consultare il fenomeno d’essere, bisogna innanzitutto stabilire il rapporto che unisce il fenomeno d’essere all’essere del fenomeno. Lo potremo fare più agevolmente considerando che i rilievi precedenti sono stati ispirati direttamente dall’intuizione rivelatrice del fenomeno d’essere. Considerando l’essere non come condizione della rivelazione, ma come apparizione che può essere fissata in concetti, abbiamo anzitutto compreso che la conoscenza non può da sola rendere ragione dell’essere, cioè l’essere del fenomeno non può ridursi al fenomeno d’essere. In una parola il fenomeno d’essere è «ontologico», nel senso in cui si chiama ontologia la prova di S. Anselmo e di Cartesio. È un appello d’essere; proprio come fenomeno, esige un fondamento trans fenomenico. Il fenomeno d’essere esige la trans fenomenicità dell’essere. Il che non vuol dire che l’essere sia nascosto dietro i fenomeni (abbiamo già visto che il fenomeno non può mascherare l’essere), né che il fenomeno sia un’apparenza che rinvia a un essere distinto (proprio in quanto apparenza  il fenomeno è, cioè si rivela sul fondamento dell’essere). Le considerazioni precedenti implicano soltanto che l’essere del fenomeno, quantunque coestensivo al fenomeno stesso, deve sfuggire alla condizione fenomenica – il fenomeno esiste solo in quanto si rivela – e, che, per conseguenza, eccede e fonda la conoscenza che se ne ha.
J. P. Sarte L’essere e il nulla

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Tratto da  http://it.wikipedia.org «   May the road rise to meet you, may the wind be always at your back, may the sun shine warm upon your face, and the rains fall soft upon your fields and, until we meet again, may God hold you in the palm of His hand.   » ( IT ) «  Sia la strada al tuo fianco, il vento sempre alle tue spalle, che il sole splenda caldo sul tuo viso, e la pioggia cada dolce nei campi attorno e, finché non ci incontreremo di nuovo, Iddio ti protegga nel palmo della sua mano   » ( San Patrizio,  Benedizione del viaggiatore irlandese ) San Patrizio San Patrizio - Statua del Patrono d'Irlanda a  Tara . Vescovo e missionario Nascita 385 Morte 17 marzo   461 Venerato da Chiesa cattolica, Chiesa ortodossa Ricorrenza 17 marzo Attributi bastone pastorale, trifoglio Patrono  di Irlanda ,  Nigeria ,  Montserrat ,  New York ,  Boston  e degli  ingegneri [1] . Patrizio d'Irlanda , nato con il nome di  Maewyin Succat , scelse successivam

I SIMBOLI SESSUALI NEI SOGNI INDIVIDUATI DA FREUD

Benché lo studio dei simboli del sogno non sia affatto completo, siamo in grado di esporre con certezza delle affermazioni generali e delle informazioni particolari sull'argomento. Ci sono simboli che hanno un significato unico quasi universalmente: così l'imperatore o l'imperatrice (il re o la regina), rappresentano i genitori, le stanze rappresentano le donne e le loro entrate e uscite gli orifizi del corpo. La maggior parte dei simboli del sogno serve a rappresentare persone, parti del corpo e attività di interesse erotico; in particolare i genitali sono rappresentati da numerosi simboli spesso sorprendenti, e la più grande varietà di oggetti serve ad indicarli simbolicamente. Armi appuntite, oggetti lunghi e rigidi, come tronchi e bastoni, rappresentano l'organo genitale maschile; mentre armadi, scatole, carrozze e forni rappresentano l'utero. In tali casi il tertium comparationis, l'elemento comune in queste sostituzioni, è immediatamente comprensibil

CANTO DEL GALLO DEL POSITIVISMO

Storia di un errore 1. Il modo vero, attingibile dal saggio, dal pio, dal virtuoso, - egli vive in esso, lui stesso è questo mondo. (La forma più antica dell’idea, relativamente intelligente, semplice, persuasiva. Trascrizione della tesi “Io, Platone, sono , la verità”). 2. Il mondo vero, per il momento inattingibile, ma promesso al saggio, al pio, al virtuoso (“al peccatore che fa penitenza”). (Progresso dell’idea: essa diventa più sottile, più capziosa, più inafferrabile – diventa donna, si cristallizza..). 3. Il mondo vero, inattingibile, indimostrabile, impromettibile, ma già in quanto pensato una consolazione, un obbligo, un imperativo. (In fondo l’antico sole, ma attraverso nebbia e scetticismo; l’idea sublimata,pallida, nordica, königsbergica). 4. Il mondo vero – inattingibile? Comunque non raggiunto. E in quanto non raggiunto, anche sconosciuto. Di conseguenza neppure consolante, salvifico, vincolante: a che ci potrebbe vincolare qualcosa di sconosciuto?... (Grigio mattino. Pri