Da ERMENEUTICA (BY TRUTZY) |
L’apparizione non è sostenuta da alcun esistente diverso da essa; ha il suo proprio essere. Il primo essere che si incontra nelle ricerche ontologiche è dunque l’essere dell’apparizione. È anch’esso un’apparizione? Sembra, a prima vista. Fenomeno è ciò che si manifesta, e l’essere si manifesta a tutti in qualche modo, giacché possiamo parlarne e ne abbiamo una certa nozione. Deve quindi esservi un fenomeno dell’essere, un’apparizione dell’essere, descrivibile come tale. L’essere sarà scoperto attraverso qualche via d’accesso immediato, la noia, la nausea ecc., e l’ontologia sarà la descrizione del fenomeno dell’essere quale si manifesta in se stesso , cioè senza intermediari. […] Se l’essere dei fenomeni non si risolve in un fenomeno d’essere e tuttavia non possiamo dire nulla sull’essere senza consultare il fenomeno d’essere, bisogna innanzitutto stabilire il rapporto che unisce il fenomeno d’essere all’essere del fenomeno. Lo potremo fare più agevolmente considerando che i rilievi precedenti sono stati ispirati direttamente dall’intuizione rivelatrice del fenomeno d’essere. Considerando l’essere non come condizione della rivelazione, ma come apparizione che può essere fissata in concetti, abbiamo anzitutto compreso che la conoscenza non può da sola rendere ragione dell’essere, cioè l’essere del fenomeno non può ridursi al fenomeno d’essere. In una parola il fenomeno d’essere è «ontologico», nel senso in cui si chiama ontologia la prova di S. Anselmo e di Cartesio. È un appello d’essere; proprio come fenomeno, esige un fondamento trans fenomenico. Il fenomeno d’essere esige la trans fenomenicità dell’essere. Il che non vuol dire che l’essere sia nascosto dietro i fenomeni (abbiamo già visto che il fenomeno non può mascherare l’essere), né che il fenomeno sia un’apparenza che rinvia a un essere distinto (proprio in quanto apparenza il fenomeno è, cioè si rivela sul fondamento dell’essere). Le considerazioni precedenti implicano soltanto che l’essere del fenomeno, quantunque coestensivo al fenomeno stesso, deve sfuggire alla condizione fenomenica – il fenomeno esiste solo in quanto si rivela – e, che, per conseguenza, eccede e fonda la conoscenza che se ne ha.
J. P. Sarte L’essere e il nulla
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