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IDEALISMO TRASCENDENTALE


Chi vede in generale che l’io nasce solo in forza della sua propria attività, vedrà pure che, grazie a quell’atto volontario, interposto alla serie temporale, atto con cui nasce l’Io, non possa nascere altro se non ciò che per me nasce allo stesso modo originariamente e al di là da ogni tempo. Ora, per giunta, quel primitivo atto dell’autocoscienza continua sempre a durare, poiché l’intera serie delle mie rappresentazioni non è altro che evoluzione di quell’una sintesi. Da ciò dipende che io possa produrmi in ogni istante, allo stesso modo in cui mi sono prodotto originariamente. Io sono ciò che sono, unicamente in forza della mia attività (poiché sono assolutamente libero); ma, in forza di questa determinata attività, per me si produce sempre l’Io: dunque ne debbo conchiudere che esso anche originariamente si produca in forza di quell’attività istessa.
Trova qui il suo posto una considerazione generale, che si rannoda al già detto. Se la prima costruzione della filosofia è imitazione di un’altra originaria, saranno imitazioni consimili tutte le sue costruzioni. Finché l’Io è concepito nell’evoluzione originaria dell’assoluta sintesi, vi è solo una serie di atti, quelli primitivi e necessari; appena io interrompo questa evoluzione, e mi riporto volontariamente al punto iniziale di essa, spunta per me una nuova serie, in cui è libero ciò che nella prima era necessario. Quella è l’originale, questa è la copia o imitazione. Se nella seconda serie non vi è di più né di meno che nella prima, l’imitazione è perfetta, e nasce una filosofia vera e compiuta. Nel caso opposto ne nasce una falsa e incompiuta.
F. Schelling, Sistema dell’idealismo trascendentale

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Tratto da  http://it.wikipedia.org «   May the road rise to meet you, may the wind be always at your back, may the sun shine warm upon your face, and the rains fall soft upon your fields and, until we meet again, may God hold you in the palm of His hand.   » ( IT ) «  Sia la strada al tuo fianco, il vento sempre alle tue spalle, che il sole splenda caldo sul tuo viso, e la pioggia cada dolce nei campi attorno e, finché non ci incontreremo di nuovo, Iddio ti protegga nel palmo della sua mano   » ( San Patrizio,  Benedizione del viaggiatore irlandese ) San Patrizio San Patrizio - Statua del Patrono d'Irlanda a  Tara . Vescovo e missionario Nascita 385 Morte 17 marzo   461 Venerato da Chiesa cattolica, Chiesa ortodossa Ricorrenza 17 marzo Attributi bastone pastorale, trifoglio Patrono  di Irlanda ,  Nigeria ,  Montserrat ,  New York ,  Boston  e degli  ingegneri [1] . Patrizio d'Irlanda , nato con il nome di  Maewyin Succat , scelse successivam

I SIMBOLI SESSUALI NEI SOGNI INDIVIDUATI DA FREUD

Benché lo studio dei simboli del sogno non sia affatto completo, siamo in grado di esporre con certezza delle affermazioni generali e delle informazioni particolari sull'argomento. Ci sono simboli che hanno un significato unico quasi universalmente: così l'imperatore o l'imperatrice (il re o la regina), rappresentano i genitori, le stanze rappresentano le donne e le loro entrate e uscite gli orifizi del corpo. La maggior parte dei simboli del sogno serve a rappresentare persone, parti del corpo e attività di interesse erotico; in particolare i genitali sono rappresentati da numerosi simboli spesso sorprendenti, e la più grande varietà di oggetti serve ad indicarli simbolicamente. Armi appuntite, oggetti lunghi e rigidi, come tronchi e bastoni, rappresentano l'organo genitale maschile; mentre armadi, scatole, carrozze e forni rappresentano l'utero. In tali casi il tertium comparationis, l'elemento comune in queste sostituzioni, è immediatamente comprensibil

CANTO DEL GALLO DEL POSITIVISMO

Storia di un errore 1. Il modo vero, attingibile dal saggio, dal pio, dal virtuoso, - egli vive in esso, lui stesso è questo mondo. (La forma più antica dell’idea, relativamente intelligente, semplice, persuasiva. Trascrizione della tesi “Io, Platone, sono , la verità”). 2. Il mondo vero, per il momento inattingibile, ma promesso al saggio, al pio, al virtuoso (“al peccatore che fa penitenza”). (Progresso dell’idea: essa diventa più sottile, più capziosa, più inafferrabile – diventa donna, si cristallizza..). 3. Il mondo vero, inattingibile, indimostrabile, impromettibile, ma già in quanto pensato una consolazione, un obbligo, un imperativo. (In fondo l’antico sole, ma attraverso nebbia e scetticismo; l’idea sublimata,pallida, nordica, königsbergica). 4. Il mondo vero – inattingibile? Comunque non raggiunto. E in quanto non raggiunto, anche sconosciuto. Di conseguenza neppure consolante, salvifico, vincolante: a che ci potrebbe vincolare qualcosa di sconosciuto?... (Grigio mattino. Pri