La rivista Esprit venne fondata nel 1932 da un gruppo di intellettuali di diversa provenienza ideologica, raccoltisi attorno a Emmanuel Mounier. La sua nascita va legata alla crisi seguita al crollo della Borsa di Wall Street del 1929, considerata non solo come fenomeno economico, ma come crisi della civiltà. Il gruppo di Esprit interpretò, infatti, il dissolversi della fiducia nel progresso, l'avvento dei fascismi, l'esito totalitario della rivoluzione sovietica come segni degli errori del liberalismo borghese e del socialismo marxista.
In questo contesto la concezione di persona divenne, soprattutto per i pensatori cristiani, strumento di critica del presente e ricerca di una "terza via" tra il sistema capitalistico e il collettivismo comunista, per la costruzione di una nuova società rispettosa dell'uomo. Interrotta dal governo di Vichy nel 1941, la pubblicazione di Esprit riprese al termine della seconda guerra mondiale: la rivista, punto di riferimento del personalismo cristiano, ne favorì la diffusione in diversi paesi europei come, come l'Italia, la spagna e la Polonia. L'incontro con altri orientamenti filosofici incrementò, però, le differenze interne al movimento personalistico - grazie anche alla sua costitutiva apertura al confronto - accrescendo così le difficoltà di una sua definizione filosofica unitaria.
Cioffi, Luppi, Vigorelli, Zanette, Bianchi Agorà
Indipendentemente dal fatto che sono un décadent sono anche il suo contrario. Prova ne è, tra l'altro che contro le condizioni spiacevoli ho sempre scelto, istintivamente, gli strumenti adatti: mentre il decadént in sé sceglie sempre gli strumenti che lo danneggiano. Come summa summarum ero sano; ma nel dettaglio nella peculiarità ero décadent . Quell'energia per conquistare un assoluto isolamento e distacco dalle condizioni abituali, la violenza con la quale mi sono imposto di non lasciarmi più curare, servire, coccolare dai medici – tutto questo tradisce l'assoluta sicurezza dell'istinto per quanto riguarda ciò, di cui allora, avevo soprattutto bisogno. Mi presi in mano, mi guarii io stesso: la condizione per questo – ogni fisiologo lo ammetterà – è che si sia fondamentalmente sani. Un essere fondamentalmente morboso non può guarire, tanto meno guarirsi; per uno tipicamente sano, al contrario la malattia può essere addirittura un energico sti
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