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FENOMENOLOGIA ED ESISTENZIALISMO: CARATTERISTICHE GENERALI

FENOMENOLOGIA ED ESISTENZIALISMOCARATTERISTICHE GENERALI DELLA FENOMENOLOGIA La fenomenologia è una corrente filosofica nata agli inizi del secolo XX che si propone di scoprire le strutture trascendenti della coscienza attraverso la descrizione delle cose in se stesse e al di fuori di ogni costruzione concettuale. Per questa ragione la fenomenologia afferma la centralità dell'esperienza intuitiva all'interno dei meccanismi della conoscenza umana. In tale prospettiva i  fenomeni sono considerati un riflesso che si presenta all'individuo come espressione del punto di vista soggettivo di chi ne entra in contatto. CARATTERISTICHE GENERALI DELL'ESISTENZIALISMO L'esistenzialismo è una corrente filosofica che si è diffusa e affermata compiutamente tra la fine degli anni venti e gli anni cinquanta del secolo XX. Questa corrente ha trovato ampio e significativo spazio anche nella letteratura e, più in generale, nelle arti. I suoi caratteri generali possono essere sintetizzati, da un lato , nell'aver sottolineato l'importanza dell'irripetibilità e dell'unicità dell'individuo e, dall'altro, nell'aver considerato l'esistenza come un modo d'essere proprio dell'uomo, un modo specifico e diverso da quello di tutti gli altri enti del mondo perché segnato da alcune caratteristiche peculiari. Proprio in questo senso, la caratteristica principale dell'esistenzialismo è nell'aver dato espressione e voce ad una concezione tragica dell'uomo, una concezione così tragicamente vicina alle temperie storiche e culturali del Novecento. A. Pagano Filosofia nella scuola secondaria

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NIETZSCHE: "ECCE HOMO"

Indipendentemente dal fatto che sono un décadent sono anche il suo contrario. Prova ne è, tra l'altro che contro le condizioni spiacevoli ho sempre scelto, istintivamente, gli strumenti adatti: mentre il decadént in sé sceglie sempre gli strumenti che lo danneggiano. Come summa summarum ero sano; ma nel dettaglio nella peculiarità ero décadent . Quell'energia per conquistare un assoluto isolamento e distacco dalle condizioni abituali, la violenza con la quale mi sono imposto di non lasciarmi più curare, servire, coccolare dai medici – tutto questo tradisce l'assoluta sicurezza dell'istinto per quanto riguarda ciò, di cui allora, avevo soprattutto bisogno. Mi presi in mano, mi guarii io stesso: la condizione per questo – ogni fisiologo lo ammetterà – è che si sia fondamentalmente sani. Un essere fondamentalmente morboso non può guarire,   tanto meno guarirsi; per uno tipicamente sano, al contrario la malattia può essere addirittura un energico sti

I SIMBOLI SESSUALI NEI SOGNI INDIVIDUATI DA FREUD

Benché lo studio dei simboli del sogno non sia affatto completo, siamo in grado di esporre con certezza delle affermazioni generali e delle informazioni particolari sull'argomento. Ci sono simboli che hanno un significato unico quasi universalmente: così l'imperatore o l'imperatrice (il re o la regina), rappresentano i genitori, le stanze rappresentano le donne e le loro entrate e uscite gli orifizi del corpo. La maggior parte dei simboli del sogno serve a rappresentare persone, parti del corpo e attività di interesse erotico; in particolare i genitali sono rappresentati da numerosi simboli spesso sorprendenti, e la più grande varietà di oggetti serve ad indicarli simbolicamente. Armi appuntite, oggetti lunghi e rigidi, come tronchi e bastoni, rappresentano l'organo genitale maschile; mentre armadi, scatole, carrozze e forni rappresentano l'utero. In tali casi il tertium comparationis, l'elemento comune in queste sostituzioni, è immediatamente comprensibil

CANTO DEL GALLO DEL POSITIVISMO

Storia di un errore 1. Il modo vero, attingibile dal saggio, dal pio, dal virtuoso, - egli vive in esso, lui stesso è questo mondo. (La forma più antica dell’idea, relativamente intelligente, semplice, persuasiva. Trascrizione della tesi “Io, Platone, sono , la verità”). 2. Il mondo vero, per il momento inattingibile, ma promesso al saggio, al pio, al virtuoso (“al peccatore che fa penitenza”). (Progresso dell’idea: essa diventa più sottile, più capziosa, più inafferrabile – diventa donna, si cristallizza..). 3. Il mondo vero, inattingibile, indimostrabile, impromettibile, ma già in quanto pensato una consolazione, un obbligo, un imperativo. (In fondo l’antico sole, ma attraverso nebbia e scetticismo; l’idea sublimata,pallida, nordica, königsbergica). 4. Il mondo vero – inattingibile? Comunque non raggiunto. E in quanto non raggiunto, anche sconosciuto. Di conseguenza neppure consolante, salvifico, vincolante: a che ci potrebbe vincolare qualcosa di sconosciuto?... (Grigio mattino. Pri