Passa ai contenuti principali

VISUALIZZAZIONI BLOG

M. FOUCAULT: "L'ERMENEUTICA DEL SOGGETTO"

L'ermeneutica del soggetto
Volevo semplicemente segnalarvi alcuni luoghi in cui Socrate si presenta, per l'essenziale, come colui che sollecita gli altri ad occuparsi di se stessi, invitandovi a osservare tre o quattro cose che mi paiono importanti. In primo luogo, il fatto che l'attività consistente nel sollecitare gli altri a occuparsi di se stessi è sì quella propria si Socrate, ma è anche quella che gli è stata affidata da Dio. Così facendo, infatti, Socrate non fa nint'altro che adempiere a un ordine, esercitare una funzione, occupare un posto (utilizza il termine taxis) prescrittogli da Dio. E del resto abbiamo potuto verificare, leggendo un passo, che proprio perché si occupano di loro gli dei hanno inviato Socrate agli Ateniesi – ma potrebbero anche mandare qualcun altro -, per sollecitarli a occuparsi di se stessi.
[...] Socrate si occupa degli altri, lo fa evidentemente alla condizione di non occuparsi di se stesso, o ogni caso di trascurare, in funzione di tale attività, tutta una serie di altre attività in genere considerate attività interessate, vantaggiose, utili. Socrate ha trascurato le sue ricchezze e i suoi beni, insieme ad un certo numero di pubblici benefici, ha rinunciato ad ogni carriera politica, non ha brigato per ottenere nessuna carica e nessuna magistratura, al fine di potersi occupare degli altri.
M. Foucault L'ermeneutica del soggetto

Commenti

Post popolari in questo blog

NIETZSCHE: "ECCE HOMO"

Indipendentemente dal fatto che sono un décadent sono anche il suo contrario. Prova ne è, tra l'altro che contro le condizioni spiacevoli ho sempre scelto, istintivamente, gli strumenti adatti: mentre il decadént in sé sceglie sempre gli strumenti che lo danneggiano. Come summa summarum ero sano; ma nel dettaglio nella peculiarità ero décadent . Quell'energia per conquistare un assoluto isolamento e distacco dalle condizioni abituali, la violenza con la quale mi sono imposto di non lasciarmi più curare, servire, coccolare dai medici – tutto questo tradisce l'assoluta sicurezza dell'istinto per quanto riguarda ciò, di cui allora, avevo soprattutto bisogno. Mi presi in mano, mi guarii io stesso: la condizione per questo – ogni fisiologo lo ammetterà – è che si sia fondamentalmente sani. Un essere fondamentalmente morboso non può guarire,   tanto meno guarirsi; per uno tipicamente sano, al contrario la malattia può essere addirittura un energico sti

Josè Saramago: "L'ira dei miti" da "L'uomo duplicato

La denuncia che abbiamo appena fatto dell’assenza della lacrima nella teoria della medicina umorale non significa che i miti, per natura più sensibili, e dunque più propensi a tale manifestazione liquida dei sentimenti, girino tutto il santo giorno con il fazzoletto in mano soffiandosi il naso e asciugandosi ogni minuto gli occhi pesti per il pianto. Significa, piuttosto, che una persona, uomo o donna che sia, potrà benissimo macerarsi nel proprio intimo per effetto della solitudine, dell’abbandono, della timidezza, di quello che i dizionari descrivono come uno stato affettivo scatenato nei rapporti sociali e con manifestazioni volitive, posturali e neurovegetative e, nonostante ciò, a volte addirittura per via di una semplice parola, per un nonnulla, per un gesto ben intenzionato ma di eccessiva protezione, come quello che è sfuggito poco fa al professore di Matematica, ecco che all’improvviso il pacifico, il docile, il sottomesso scompaiono dalla scena e al loro posto, sconcertante e

I SIMBOLI SESSUALI NEI SOGNI INDIVIDUATI DA FREUD

Benché lo studio dei simboli del sogno non sia affatto completo, siamo in grado di esporre con certezza delle affermazioni generali e delle informazioni particolari sull'argomento. Ci sono simboli che hanno un significato unico quasi universalmente: così l'imperatore o l'imperatrice (il re o la regina), rappresentano i genitori, le stanze rappresentano le donne e le loro entrate e uscite gli orifizi del corpo. La maggior parte dei simboli del sogno serve a rappresentare persone, parti del corpo e attività di interesse erotico; in particolare i genitali sono rappresentati da numerosi simboli spesso sorprendenti, e la più grande varietà di oggetti serve ad indicarli simbolicamente. Armi appuntite, oggetti lunghi e rigidi, come tronchi e bastoni, rappresentano l'organo genitale maschile; mentre armadi, scatole, carrozze e forni rappresentano l'utero. In tali casi il tertium comparationis, l'elemento comune in queste sostituzioni, è immediatamente comprensibil