Mentre tre Stati dell'Europa centrale –
l'URSS, laJugoslavia e la Cecoslovacchia – scomparvero dalla carta
geografica, i dodici paesi della Comunità europea parvero decisi ad
accellerare il progresso della loro integrazione. Firmato a
Maastricht nel febbraio 1992, il trattato prevedeva la creazione di
una moneta comune, amministrata da una grande banca centrale, e più
in là un'Europa di tipo federale, contrassegnata da una comune
politica estera e militare. [...]
Nel
marzo del 1975 si riunì il primo Consiglio europeo, composto da capi
di Stato o di governo dei paesi membri. Nel dicembre del 1978 furono
raggiunti i primi accordi per la trasformazione del «serpente» in
sistema monetario. Nel giugno del 1979 si riunì a Strasburgo il
primo parlamento europeo, eletto dai cittadini dei paesi membri. Nel
1981 la Comunità si allargò alla Grecia, nel 1986 alla Spagna e al
Portogallo. Nel giugno del 1985 al vertice di Milano, fu deciso che
nel dicembre del 1992 sarebbe entrato in vigore un mercato unico,
aperto alla libera circolazione delle persone, dei beni, dei servizi
e del denaro. Nel febbraio del 1986 fu firmato l'Atto unico europeo
in cui vennero indicate le grandi tappe dell'integrazione negli anni
successivi: mercato unico, instaurazione di una Unione
economico-monetaria, nuovi poteri al parlamento, riforma dei
trattati.
S.
Romano Cinquant'anni di
storia mondiale
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