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RENATA VIGANO': L'AGNESE VA A MORIRE

La mattina stese un silenzio stanco, un sonno felice sulla casa intera. Nessuno fece la rotta nel cortile pieno di neve. Dormivano tutti in compagnia dei fantasmi del cognac, delle accorate visioni del vino. I tedeschi non facevano cerimonie, si buttavano sui letti, sulle sedie, sulla pietra nera del focolare, si asciugavano il sudore del ballo nelle giubbe slacciate, e meglio ancora se vicino rimaneva il caldo di una donna. Si stava bene in Italia, nelle case italiane. Peccato che ci fosse la guerra e che si dovesse ogni tanto lasciare la presa, e continuare la marcia verso il nord; «sganciamento, difesa elastica, ritirata strategica, fortunati allineamenti su nuove posizioni secondo i piani stabiliti» come dicevano i furbi bollettini del quartier generale.

Renata Viganò L’Agnese va a morire

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Kandinskij: VERSO L'ALTO

Kandinskij: VERSO L'ALTO Collezione Peggy Guggenheim, Venezia. Anche durante gli anni del Bauhaus (1921-33), quando la natura non figurativa e geometrica dei suoi dipinti era portata agli estremi, Kandinskij lasciava che rimanesse riconoscibile la sorgente narrativa del suo astrattismo. Verso l'alto è un classico esempio di questo tipo. In questo dipinto a olio su cartone le superfici geometriche dai densi colori spenti sono semplici e hanno contorni decisi, ma sono chiaramente basate sul busto umano. Kandinskij fu fortemente influenzato da Paul Klee e in effetti verso l'alto potrebbe essere confusa con un'opera dello stesso Klee. Questi aveva abitato vicino a Kandinskij nel 1908 e ventanni dopo i due si ritrovarono ancora vicini al Bauhaus a Dessau. Kandinskij Galleria d'arte. I maestri della pittura dal Rinascimento ai grandi protagonisti dell'arte moderna. Volume 27.

CANTO DEL GALLO DEL POSITIVISMO

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