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O. P. Franconi: L’etica dell’impegno nella generazione sartriana

La fondazione di «Les Temps modernes» e la nuova fase dell’attività di Sartre non si spiegano senza le esperienze vissute dallo scrittore-filosofo durante la guerra e l’occupazione, senza il riferimento a quel momento particolare della storia francese, nel quale, finita la guerra, grandi cose sembravano possibili, e gli intellettuali si sentirono chiamati a contribuire alla costruzione di una fase nuova e più giusta della vita nazionale. Tematicamente, tuttavia, il luogo di origine della teoria sartriana della letteratura deve essere ricercato negli scritti del decennio precedente. Sono in particolare le pagine finali di La nausée a lasciar intravedere, attraverso le note del vecchio disco jazz, la possibilità di trascendere il tempo informe dell’esistenza, verso una dimensione diversa della temporalità e del senso. Come è noto, La nausée costituisce la mise en forme letteraria di un’esperienza fenomenologica: esperienza dell’esistenza, come immersione nella molle pesantezza delle cose nel fluire senza ragioni e senza scopi del tempo. Il diario di Roquentin inizia con la rinuncia a proseguire una permanenza di alcuni anni in Indocina; in essa si fa luce gradatamente la costatazione non solo dell’inutilità, bensì, più radicalmente, dell’impossibilità dell’avventura. Le avventure sono solo nei libri; la loro ha un verso; in esso gli attimi sono concatenati secondo un ordine; gli avvenimenti si succedono con una logica; ogni momento prepara la sua conclusione, si incammina ad essa. Altro il tempo vissuto, continuum informe, sempre uguale a se stesso, perennemente reversibile, senza direzioni, né passato né futuro; eterno presente, in cui tutto sembra sprofondare.

O. P. Franconi L’etica dell’impegno nella generazione sartriana

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Tratto da  http://it.wikipedia.org «   May the road rise to meet you, may the wind be always at your back, may the sun shine warm upon your face, and the rains fall soft upon your fields and, until we meet again, may God hold you in the palm of His hand.   » ( IT ) «  Sia la strada al tuo fianco, il vento sempre alle tue spalle, che il sole splenda caldo sul tuo viso, e la pioggia cada dolce nei campi attorno e, finché non ci incontreremo di nuovo, Iddio ti protegga nel palmo della sua mano   » ( San Patrizio,  Benedizione del viaggiatore irlandese ) San Patrizio San Patrizio - Statua del Patrono d'Irlanda a  Tara . Vescovo e missionario Nascita 385 Morte 17 marzo   461 Venerato da Chiesa cattolica, Chiesa ortodossa Ricorrenza 17 marzo Attributi bastone pastorale, trifoglio Patrono  di Irlanda ,  Nigeria ,  Montserrat ,  New York ,  Boston  e degli  ingegneri [1] . Patrizio d'Irlanda , nato con il nome di  Maewyin Succat , scelse successivam

I SIMBOLI SESSUALI NEI SOGNI INDIVIDUATI DA FREUD

Benché lo studio dei simboli del sogno non sia affatto completo, siamo in grado di esporre con certezza delle affermazioni generali e delle informazioni particolari sull'argomento. Ci sono simboli che hanno un significato unico quasi universalmente: così l'imperatore o l'imperatrice (il re o la regina), rappresentano i genitori, le stanze rappresentano le donne e le loro entrate e uscite gli orifizi del corpo. La maggior parte dei simboli del sogno serve a rappresentare persone, parti del corpo e attività di interesse erotico; in particolare i genitali sono rappresentati da numerosi simboli spesso sorprendenti, e la più grande varietà di oggetti serve ad indicarli simbolicamente. Armi appuntite, oggetti lunghi e rigidi, come tronchi e bastoni, rappresentano l'organo genitale maschile; mentre armadi, scatole, carrozze e forni rappresentano l'utero. In tali casi il tertium comparationis, l'elemento comune in queste sostituzioni, è immediatamente comprensibil

CANTO DEL GALLO DEL POSITIVISMO

Storia di un errore 1. Il modo vero, attingibile dal saggio, dal pio, dal virtuoso, - egli vive in esso, lui stesso è questo mondo. (La forma più antica dell’idea, relativamente intelligente, semplice, persuasiva. Trascrizione della tesi “Io, Platone, sono , la verità”). 2. Il mondo vero, per il momento inattingibile, ma promesso al saggio, al pio, al virtuoso (“al peccatore che fa penitenza”). (Progresso dell’idea: essa diventa più sottile, più capziosa, più inafferrabile – diventa donna, si cristallizza..). 3. Il mondo vero, inattingibile, indimostrabile, impromettibile, ma già in quanto pensato una consolazione, un obbligo, un imperativo. (In fondo l’antico sole, ma attraverso nebbia e scetticismo; l’idea sublimata,pallida, nordica, königsbergica). 4. Il mondo vero – inattingibile? Comunque non raggiunto. E in quanto non raggiunto, anche sconosciuto. Di conseguenza neppure consolante, salvifico, vincolante: a che ci potrebbe vincolare qualcosa di sconosciuto?... (Grigio mattino. Pri