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José Saramago: Memorie del convento

Blimunda si è alzata dallo sgabello, ha acceso il fuoco nel camino, ha messo sul treppiede una pentola di brodo e quando ha bollito, ne ha versata una parte in due scodelle larghe che ha offerto ai due uomini, ha fatto tutto ciò senza parlare, non ha più riaperto bocca dopo che aveva domandato, tante ore prima, Come ti chiami, e nonostante il padre avesse finito per primo di mangiare, ha atteso che Baltasar terminasse per servirsi del suo cucchiaio, era come se tacendo rispondesse ad un’altra domanda, Accetti per la tua bocca il cucchiaio di cui si è servita la bocca di quest’uomo, facendo suo ciò che era tuo e ritornando ora a esser tuo ciò che è stato suo, e per tante volte che si perda il senso del tuo e del mio, e siccome Blimunda aveva già detto sì prima che le venisse fatta la domanda, Allora vi dichiaro sposati. Padre Bartolomeu Lourenço attese che Blimunda avesse finito di mangiare dalla pentola di brodo che era avanzato, le impartì la benedizione, con essa coprendo la persona, il cibo e il cucchiaio, il grembo e il fuoco nel camino, la lucerna, la stuoia sul pavimento, il pugno tagliato di Baltasar. Poi se ne andò.



Per un’ora i due rimasero seduti, senza parlare. Solo una volta Baltasar si alzò per mettere un po’ di legna sul fuoco che si stava spegnendo e una volta Blimunda smoccolò lo stoppino della lucerna che si stava mangiando la luce, e allora in quel chiarore Sette-Soli poté dire, Perché hai domandato il mio nome, e Blimunda rispose, Perché mia madre lo voleva sapere e voleva che io lo sapessi, Come lo sai se non le hai parlato, So che lo so, non so come lo so.


José Saramgo Memorie del convento

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