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Elena, Flavia Giulia Augusta


Elena, Flavia Giulia Augusta (Drepanum, Bitinia, 257 ca-Costantinopoli 336 ca) madre dell’imperatore Costantino I, santa (festa: in occidente già il 18 agosto, in oriente il 21 maggio). Prima che Costanzo Cloro ne facesse la sua concubina o la moglie non ufficiale, esercitava il mestiere di ostessa; venne ripudiata dal marito quando questi sposò Teodora, figliastra di Massimino (293). Il figlio, divenuto imperatore, le tributò grandi onori intitolando al suo nome una provincia (Helenopontus) e una città (Helenopolis), coniando monete con la sua effige. Elena ebbe a corte un considerevole ascendente: ma non pare sua la responsabilità della condanna a morte della nuora Fausta. Si convertì al cristianesimo intorno al 327 e compì un pellegrinaggio in Palestina, dove, secondo una tradizione della fine del sec. IV, si vuole che abbia trovato le reliquie della croce. Alla sua influenza si attribuisce anche l’avvicinamento di Costantino all’arianesimo negli ultimi anni del regno. Fece innalzare numerose basiliche: a Costantinopoli (Santi Apostoli), a Roma (Santa Croce in Gerusalemme), in Palestina (della Natività a Betlemme; chiesa sul monte degli Olivi).
Enciclopedia Europea Garzanti

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Benché lo studio dei simboli del sogno non sia affatto completo, siamo in grado di esporre con certezza delle affermazioni generali e delle informazioni particolari sull'argomento. Ci sono simboli che hanno un significato unico quasi universalmente: così l'imperatore o l'imperatrice (il re o la regina), rappresentano i genitori, le stanze rappresentano le donne e le loro entrate e uscite gli orifizi del corpo. La maggior parte dei simboli del sogno serve a rappresentare persone, parti del corpo e attività di interesse erotico; in particolare i genitali sono rappresentati da numerosi simboli spesso sorprendenti, e la più grande varietà di oggetti serve ad indicarli simbolicamente. Armi appuntite, oggetti lunghi e rigidi, come tronchi e bastoni, rappresentano l'organo genitale maschile; mentre armadi, scatole, carrozze e forni rappresentano l'utero. In tali casi il tertium comparationis, l'elemento comune in queste sostituzioni, è immediatamente comprensibil...

Kandinskij: VERSO L'ALTO

Kandinskij: VERSO L'ALTO Collezione Peggy Guggenheim, Venezia. Anche durante gli anni del Bauhaus (1921-33), quando la natura non figurativa e geometrica dei suoi dipinti era portata agli estremi, Kandinskij lasciava che rimanesse riconoscibile la sorgente narrativa del suo astrattismo. Verso l'alto è un classico esempio di questo tipo. In questo dipinto a olio su cartone le superfici geometriche dai densi colori spenti sono semplici e hanno contorni decisi, ma sono chiaramente basate sul busto umano. Kandinskij fu fortemente influenzato da Paul Klee e in effetti verso l'alto potrebbe essere confusa con un'opera dello stesso Klee. Questi aveva abitato vicino a Kandinskij nel 1908 e ventanni dopo i due si ritrovarono ancora vicini al Bauhaus a Dessau. Kandinskij Galleria d'arte. I maestri della pittura dal Rinascimento ai grandi protagonisti dell'arte moderna. Volume 27.

CANTO DEL GALLO DEL POSITIVISMO

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