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INTERPRETAZIONE DEL SOGNO E ERMENEUTICA DELLA CULTURA


Lo spunto più importante è fornito dalla corrispondenza scoperta da Freud tra il fenomeno di latenza proprio della nevrosi e il «fenomeno di latenza» che Freud crede di aver scoperto nel giudaismo, tra l’uccisione di Mosè e la riemergenza della religione di Mosè nell’età dei profeti. Cogliamo qui l’intrecciarsi della descrizione clinica, della spiegazione genetica e della spiegazione economica: «Esiste, in un punto, la concordanza tra il problema della nevrosi traumatica e quello del monoteismo ebraico. Questa analogia consiste in ciò che si chiama latenza.». L’analogia, rileva Freud, «è però completa, prossima all’identità». Se si è ammesso lo schema dell’evoluzione della nevrosi – traumatismo precoce, difesa, latenza, esplosione della nevrosi, parziale ritorno del rimosso – l’accostamento tra la storia della specie umana e storia dell’individuo completa l’opera: «Anche l’umanità nel suo insieme è passata attraverso conflitti di natura sessuale-aggressiva, che hanno lasciato tracce permanenti, ma che per la maggior parte vennero eliminati e obliati. Più tardi, dopo un lungo periodo di latenza, essi entrarono di nuovo in azione e crearono fenomeni simili, per loro natura e tendenza, ai sintomi nevrotici.».
Su questa accuratamente fondata analogia si conclude la psicanalisi della religione. Nell’opera di Freud, senza dubbio essa costituisce il più sorprendente esempio dell’azione reciproca tra l’interpretazione del sogno e della nevrosi, e l’ermeneutica della cultura.
Paul Ricoeur Della interpretazione

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Tratto da  http://it.wikipedia.org «   May the road rise to meet you, may the wind be always at your back, may the sun shine warm upon your face, and the rains fall soft upon your fields and, until we meet again, may God hold you in the palm of His hand.   » ( IT ) «  Sia la strada al tuo fianco, il vento sempre alle tue spalle, che il sole splenda caldo sul tuo viso, e la pioggia cada dolce nei campi attorno e, finché non ci incontreremo di nuovo, Iddio ti protegga nel palmo della sua mano   » ( San Patrizio,  Benedizione del viaggiatore irlandese ) San Patrizio San Patrizio - Statua del Patrono d'Irlanda a  Tara . Vescovo e missionario Nascita 385 Morte 17 marzo   461 Venerato da Chiesa cattolica, Chiesa ortodossa Ricorrenza 17 marzo Attributi bastone pastorale, trifoglio Patrono  di Irlanda ,  Nigeria ,  Montserrat ,  New York ,  Boston  e degli  ingegneri [1] . Patrizio d'Irlanda , nato con il nome di  Maewyin Succat , scelse successivam

I SIMBOLI SESSUALI NEI SOGNI INDIVIDUATI DA FREUD

Benché lo studio dei simboli del sogno non sia affatto completo, siamo in grado di esporre con certezza delle affermazioni generali e delle informazioni particolari sull'argomento. Ci sono simboli che hanno un significato unico quasi universalmente: così l'imperatore o l'imperatrice (il re o la regina), rappresentano i genitori, le stanze rappresentano le donne e le loro entrate e uscite gli orifizi del corpo. La maggior parte dei simboli del sogno serve a rappresentare persone, parti del corpo e attività di interesse erotico; in particolare i genitali sono rappresentati da numerosi simboli spesso sorprendenti, e la più grande varietà di oggetti serve ad indicarli simbolicamente. Armi appuntite, oggetti lunghi e rigidi, come tronchi e bastoni, rappresentano l'organo genitale maschile; mentre armadi, scatole, carrozze e forni rappresentano l'utero. In tali casi il tertium comparationis, l'elemento comune in queste sostituzioni, è immediatamente comprensibil

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Storia di un errore 1. Il modo vero, attingibile dal saggio, dal pio, dal virtuoso, - egli vive in esso, lui stesso è questo mondo. (La forma più antica dell’idea, relativamente intelligente, semplice, persuasiva. Trascrizione della tesi “Io, Platone, sono , la verità”). 2. Il mondo vero, per il momento inattingibile, ma promesso al saggio, al pio, al virtuoso (“al peccatore che fa penitenza”). (Progresso dell’idea: essa diventa più sottile, più capziosa, più inafferrabile – diventa donna, si cristallizza..). 3. Il mondo vero, inattingibile, indimostrabile, impromettibile, ma già in quanto pensato una consolazione, un obbligo, un imperativo. (In fondo l’antico sole, ma attraverso nebbia e scetticismo; l’idea sublimata,pallida, nordica, königsbergica). 4. Il mondo vero – inattingibile? Comunque non raggiunto. E in quanto non raggiunto, anche sconosciuto. Di conseguenza neppure consolante, salvifico, vincolante: a che ci potrebbe vincolare qualcosa di sconosciuto?... (Grigio mattino. Pri