Se i penitenti bianchi furono la causa del supplizio di un innocente, della rovina totale di una famiglia, della sua dispersione e dell’obbrobrio che dovrebbe colpire solo l’ingiustizia, ma che colpisce invece chi viene comunque condannato; se la loro fretta nell’esaltare come un santo colui che, secondo i nostri barbari costumi, avrebbe dovuto essere trascinato su un graticcio, ha fatto morire sulla ruota un padre virtuoso, questa sciagura deve renderli veramente penitenti per il resto della loro vita.
Essi e i giudici devono piangere, ma non con un lungo abito bianco e un cappuccio per nascondere le loro lacrime. Noi rispettiamo tutte le confraternite: sono edificanti. Ma quale bene possono fare allo Stato tanto grande da eguagliare il male orribile che hanno causato?
Esse sembrano fondate sullo zelo che animano in Linguadoca i cattolici contro coloro che noi chiamiamo ugonotti. Si direbbe che si sia fatto voto di odiare i propri fratelli, dal momento che siamo abbastanza religiosi per odiare e perseguitare, e lo siamo troppo poco per amare e soccorrere. E cosa accadrebbe se queste confraternite fossero governate da fanatici, come un tempo certe congregazioni di artigiani e consiglieri del Parlamento, presso i quali diventava un’arte e un sistema avere delle visioni, come dice uno dei nostri più eloquenti e saggi magistrati? Cosa accadrebbe se si introducessero nelle confraternite quelle camere buie, chiamate “camere di meditazione”, in cui si facevano dipingere diavoli armati di corna e di artigli, abissi di fiamme, croci e pugnali, con il santo nome di Gesù sopra il dipinto? Che spettacolo per occhi già abbagliati e per immaginazioni tanto esaltate quanto sottomesse ai loro direttori spirituali!
C’è stato un tempo – lo sappiamo fin troppo bene – in cui alcune confraternite furono pericolose. I fraticelli, i flagellanti provocarono torbidi. La lega trasse origini da tali associazioni. Perché distinguersi così dagli altri cittadini? Ci si crede più perfetti? Sarebbe davvero un bello spettacolo l’Europa con il cappuccio e due piccoli buchi rotondi davanti agli occhi! Si pensa davvero in buona fede che Dio preferisca questo travestimento ad un vestito comune?
F.M.A. Voltaire Trattato sulla Tolleranza
Essi e i giudici devono piangere, ma non con un lungo abito bianco e un cappuccio per nascondere le loro lacrime. Noi rispettiamo tutte le confraternite: sono edificanti. Ma quale bene possono fare allo Stato tanto grande da eguagliare il male orribile che hanno causato?
Esse sembrano fondate sullo zelo che animano in Linguadoca i cattolici contro coloro che noi chiamiamo ugonotti. Si direbbe che si sia fatto voto di odiare i propri fratelli, dal momento che siamo abbastanza religiosi per odiare e perseguitare, e lo siamo troppo poco per amare e soccorrere. E cosa accadrebbe se queste confraternite fossero governate da fanatici, come un tempo certe congregazioni di artigiani e consiglieri del Parlamento, presso i quali diventava un’arte e un sistema avere delle visioni, come dice uno dei nostri più eloquenti e saggi magistrati? Cosa accadrebbe se si introducessero nelle confraternite quelle camere buie, chiamate “camere di meditazione”, in cui si facevano dipingere diavoli armati di corna e di artigli, abissi di fiamme, croci e pugnali, con il santo nome di Gesù sopra il dipinto? Che spettacolo per occhi già abbagliati e per immaginazioni tanto esaltate quanto sottomesse ai loro direttori spirituali!
C’è stato un tempo – lo sappiamo fin troppo bene – in cui alcune confraternite furono pericolose. I fraticelli, i flagellanti provocarono torbidi. La lega trasse origini da tali associazioni. Perché distinguersi così dagli altri cittadini? Ci si crede più perfetti? Sarebbe davvero un bello spettacolo l’Europa con il cappuccio e due piccoli buchi rotondi davanti agli occhi! Si pensa davvero in buona fede che Dio preferisca questo travestimento ad un vestito comune?
F.M.A. Voltaire Trattato sulla Tolleranza
Commenti