Per lo sviluppo del pensiero creativo e la formazione dei talenti attraverso l’educazione all’immagine e ai linguaggi artistici
Le abilità divergenti costituiscono quindi un ingrediente fondamentale del pensiero già messo in luce nei soggetti capaci di sfuggire alla cosiddetta “fissità funzionale” secondo Dunker (1945), in quanto idonei a discostarsi fortemente dai modi abituali di percepire e d’immaginare singoli oggetti, scoprendo in essi altri ruoli, estremamente inusuali. Pertanto si ritiene che la valutazione delle capacità d’immaginare e rappresentare concretamente l’inusuale, il bizzarro, ciò che contraddice schemi consolidati o se ne discosta nell’ambito di prove grafiche, verbali, motorie, ecc. debba considerarsi una modalità valida per la valutazione delle attitudini creative. Considerando l’importanza assunta nella letteratura psicologica e pedagogica dal tema della creatività, Calvi (1965) nel suo Test “Espressioni” seguì procedure psicopedagogiche complesse ed utilizza tre strumenti psicometrici intendendo assegnare allo strumento il compito di individuare la percentuale di individui creativi ...