«L’essere che noi siamo non è mai un possesso puro e semplice di sé, ma è sempre anche un essere consegnato a ciò che ci precede e ci supera. La nostra comprensione di noi stessi si realizza sempre nel dialogo con la tradizione che ci ha formati, e questa tradizione non è mai qualcosa di statico, ma si trasforma continuamente nel processo della comprensione. Così, ogni comprensione è sempre anche un’interpretazione, e ogni interpretazione è aperta a nuove possibilità di senso.»
(H.-G. Gadamer, Verità e metodo, Bompiani, 2000, pp. 302-303) #Gadamer #VeritàEMetodo #Hermeneutica #Filosofia #Tradizione #Comprensione
Indipendentemente dal fatto che sono un décadent sono anche il suo contrario. Prova ne è, tra l'altro che contro le condizioni spiacevoli ho sempre scelto, istintivamente, gli strumenti adatti: mentre il decadént in sé sceglie sempre gli strumenti che lo danneggiano. Come summa summarum ero sano; ma nel dettaglio nella peculiarità ero décadent . Quell'energia per conquistare un assoluto isolamento e distacco dalle condizioni abituali, la violenza con la quale mi sono imposto di non lasciarmi più curare, servire, coccolare dai medici – tutto questo tradisce l'assoluta sicurezza dell'istinto per quanto riguarda ciò, di cui allora, avevo soprattutto bisogno. Mi presi in mano, mi guarii io stesso: la condizione per questo – ogni fisiologo lo ammetterà – è che si sia fondamentalmente sani. Un essere fondamentalmente morboso non può guarire, tanto meno guarirsi; per uno tipicamente sano, al contrario la malattia può essere addirittura un energico sti...
Commenti