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COME LEGGERE UN TESTO FILOSOFICO?

Partendo dal presupposto che un'opera, letteraria o filosofica, non è mai "compiuta", "finita", ma sempre soggetta a nuove interpretazioni, un ruolo fondamentale nella letteratura di essa è attribuito da un lato all'insegnante, dall'altro al lettore discente stesso. Infatti l'insegnante è sì il meduim tra l'opera filosofica e il lettore-interprete, ma è anche vero che ha il solo compito di "guidare" il lettore a una personale interpretazione dell'opera, non influenzandolo con le sue conoscenze pregresse ma aiutandolo a contestualizzare (conoscere il contesto storico-culturlae-ideologico) l'opera in questione. Il vero protagonista del circolo ermeneutico testo, interprete, tradizione storica è il lettore stesso che è chiamato a rivestire più ruoli: quello di chi deve comprendere (operazione di lettura-interpretazione dei testi), di chi deve contestualizzare alla luce di quanto appreso dal suo insegnante, di chi deve elaborare