Passa ai contenuti principali

VISUALIZZAZIONI BLOG

L'UOMO E L'UNIVERSO



Si tratta dunque di vedere se queste due affermazioni: essere creato da Dio, ed esistere da sempre, siano contraddittorie; e quale che sia a tale riguardo la verità, non sarà eretico affermare che Dio può far si che una cosa, creata da Lui, sia esistita da sempre. Io però ritengo che, se vi fosse contraddizione, sarebbe falso, ma nemmeno impossibile; altrimenti sarebbe un errore affermare il contrario. Infatti, essendo proprio dell’onnipotenza di Dio trascendere ogni intelletto e ogni facoltà, ne limita nettamente l’onnipotenza chi afferma che nelle creature si può concepire qualcosa che non può essere fatto da Dio; questione che non riguarda i peccati, che in se stessi sono non-essere. Il problema, dunque, è tutto qui, se essere creato da Dio in tutta la propria sostanza, e non aver avuto inizio nel tempo, siano asserzioni tra loro contrastanti o meno.
Che non siano contrastanti tra loro si mostra in questo modo. Ammetterne infatti la contraddittorietà dipende da una, o da entrambe le seguenti ragioni: o perché bisogna che la causa agente preceda [il proprio effetto] nel tempo; o perché bisogna che il non-essere preceda [l’essere] nel tempo, perché ciò che è creato da Dio si dice che è creato dal nulla.
Tommaso D’Aquino L’uomo e l’universo

Commenti

Post popolari in questo blog

NIETZSCHE: "ECCE HOMO"

Indipendentemente dal fatto che sono un décadent sono anche il suo contrario. Prova ne è, tra l'altro che contro le condizioni spiacevoli ho sempre scelto, istintivamente, gli strumenti adatti: mentre il decadént in sé sceglie sempre gli strumenti che lo danneggiano. Come summa summarum ero sano; ma nel dettaglio nella peculiarità ero décadent . Quell'energia per conquistare un assoluto isolamento e distacco dalle condizioni abituali, la violenza con la quale mi sono imposto di non lasciarmi più curare, servire, coccolare dai medici – tutto questo tradisce l'assoluta sicurezza dell'istinto per quanto riguarda ciò, di cui allora, avevo soprattutto bisogno. Mi presi in mano, mi guarii io stesso: la condizione per questo – ogni fisiologo lo ammetterà – è che si sia fondamentalmente sani. Un essere fondamentalmente morboso non può guarire,   tanto meno guarirsi; per uno tipicamente sano, al contrario la malattia può essere addirittura un energico sti

I SIMBOLI SESSUALI NEI SOGNI INDIVIDUATI DA FREUD

Benché lo studio dei simboli del sogno non sia affatto completo, siamo in grado di esporre con certezza delle affermazioni generali e delle informazioni particolari sull'argomento. Ci sono simboli che hanno un significato unico quasi universalmente: così l'imperatore o l'imperatrice (il re o la regina), rappresentano i genitori, le stanze rappresentano le donne e le loro entrate e uscite gli orifizi del corpo. La maggior parte dei simboli del sogno serve a rappresentare persone, parti del corpo e attività di interesse erotico; in particolare i genitali sono rappresentati da numerosi simboli spesso sorprendenti, e la più grande varietà di oggetti serve ad indicarli simbolicamente. Armi appuntite, oggetti lunghi e rigidi, come tronchi e bastoni, rappresentano l'organo genitale maschile; mentre armadi, scatole, carrozze e forni rappresentano l'utero. In tali casi il tertium comparationis, l'elemento comune in queste sostituzioni, è immediatamente comprensibil

CANTO DEL GALLO DEL POSITIVISMO

Storia di un errore 1. Il modo vero, attingibile dal saggio, dal pio, dal virtuoso, - egli vive in esso, lui stesso è questo mondo. (La forma più antica dell’idea, relativamente intelligente, semplice, persuasiva. Trascrizione della tesi “Io, Platone, sono , la verità”). 2. Il mondo vero, per il momento inattingibile, ma promesso al saggio, al pio, al virtuoso (“al peccatore che fa penitenza”). (Progresso dell’idea: essa diventa più sottile, più capziosa, più inafferrabile – diventa donna, si cristallizza..). 3. Il mondo vero, inattingibile, indimostrabile, impromettibile, ma già in quanto pensato una consolazione, un obbligo, un imperativo. (In fondo l’antico sole, ma attraverso nebbia e scetticismo; l’idea sublimata,pallida, nordica, königsbergica). 4. Il mondo vero – inattingibile? Comunque non raggiunto. E in quanto non raggiunto, anche sconosciuto. Di conseguenza neppure consolante, salvifico, vincolante: a che ci potrebbe vincolare qualcosa di sconosciuto?... (Grigio mattino. Pri